Quanto durano?

Quanto dura un’incordatura? Dobbiamo cambiare le corde solo quando si rompono? E cosa accade se la racchetta non viene usata per mesi o per anni?

Isner-corde-rotte

Non stupisce che John Isner possa rompere le corde…

Le corde tendono ad usurarsi in base al numero di colpi che subiscono, alla loro intensità e al loro tipo. Le corde tendono a rompersi più facilmente se si tira forte, se si imprime rotazioni (perché le corde tendono a scivolare l’una sull’altra, usurandosi), se si usano corde sottili, se si usano corde a bassa tensione, insomma a provocare la rottura sono le stesse forze che tendono ad usurare le corde.[1] I colpi errati, in cui si colpisce forte e vicino al telaio possono essere decisivi per la rottura, perché in quella zona le corde non si riescono a flettere oltre una certa misura, per cui si romperanno.

Dopo un certo numero di ore di uso, le corde tendono a perdere tensione. In genere le corde più morbide perdono meno tensione di quelle rigide. Le corde in budello naturale perdono meno tensione di quelle in nylon, le quali a loro volta perdono meno tensione di quelle in poliestere. Quelle in kevlar perdono tensione in maniera notevole. La perdita di tensione non è necessariamente un male, almeno per gli amatori, che potranno apprezzare la maggiore morbidezza e un dwell time più lungo. La perdita di tensione infatti non comporta una perdita in termini di restituzione dell’energia: una minore tensione comporta una maggiore deflessione delle corde e dunque un impatto più lungo e una distribuzione della forza in un maggiore lasso di tempo (stiamo sempre parlando di una questione di millisecondi), ma la forza in gioco rimarrà la stessa.

Alcuni giocatori lamentano una diminuzione nella potenza dei loro colpi con il passare delle ore di gioco, soprattutto se usano corde rigide come quelle in poliestere o ancor più in kevlar, anche se la teoria e anche gli esperimenti dimostrano che in realtà una minore tensione comporterà semmai un leggero aumento di potenza, o al massimo nessuna differenza in termini di potenza. Quello che cambia è più che altro il comportamento delle corde, che si flettono di più, aumentando il dwell time, che può aumentare la percentuale di errore nei colpi non centrati, e in generale cambia la sensazione provocata dall’impatto, che risulta più morbido, più attutito, quando le corde sono più elastiche e/o a bassa tensione.

Potrebbe darsi che tutte queste differenze tra il gioco con corde allentate e il gioco con corde nuove, come la più lenta restituzione della palla, il suono meno accentuato e le minori vibrazioni sia delle corde che del telaio, possano essere interpretati dai giocatori come una minore velocità in uscita della palla, anche se questo non accade. Un’altra possibile causa della percezione della minore potenza potrebbe essere data dalla minore capacità della palla di arrampicarsi sulle corde, e dunque la maggiore difficoltà nel dare rotazioni alla palla, che si verifica quando la tensione delle corde è ridotta, per cui la palla finirà sulla rete o comunque andrà poco profonda rispetto alle intenzioni del giocatore, e questo sarà percepito erroneamente come una minore velocità della palla.

Le corde tendono poi a durare meno se sono esposte a condizioni climatiche estreme o ad una umidità elevata. Per questo quando non si gioca la racchetta va tenuta nelle propria custodia, e in ogni caso in ambienti asciutti e a temperature miti.


Note:

[1] Questo non vuol dire che in una corda la resistenza equivalga alla rigidità: una corda può avere alta resistenza e bassa rigidità, e viceversa.